Che bello quando l’8 marzo si poteva festeggiare con una cena rigorosamente di sole donne… La redazione di SVD era subissata da mail di organizzatori di eventi che proponevano serate a tema. Forse era diventata ormai una festa con troppi risvolti economici e rischiava di fare passare in secondo piano il vero scopo della ricorrenza: evidenziare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo. Quest’anno forse è momento per pensare un po’ di più al vero significato. Siamo nel 2024 ma le cronache continuano a riportare ogni giorno notizie di femminicidio e violenze domestiche. E poi mi sono sempre chiesto:
perché verso il SudAfrica, quando era presente il regime dell’apartheid, erano state varate pesanti sanzioni e il Comitato Olimpico aveva escluso dalla partecipazione alle Olimpiadi per quasi 30 anni gli atleti sudafricani, e ora non si usino le stesse pressioni verso paesi dove le donne non hanno ancora neanche diritto al voto o a prendere la patente?
Certo, l’8 marzo portate un po’ di mimosa alla vostra compagna, mamma o figlia, ma ricordate che il rispetto è dovuto 365 giorno all’anno!