Il Teatro Chiabrera di Savona ospita Glauco Mauri e Roberto Sturno ne “Il canto dell’usignolo”, una breve favola di Gotthold Ephraim Lessing. Un pastore, in una triste sera di primavera dice a un usignolo: «Caro usignolo, perché non canti più?» «Ahimè – rispose l’usignolo – ma non senti come gracidano forte le rane? Fanno tanto tanto chiasso e io ho perso la voglia di cantare. Ma tu le senti?» «Certo che le sento – rispose il pastore – ma è il tuo silenzio che mi condanna a sentirle». Chi ha il dono di «cantare» quindi canti, per non condannarci a sentire il tanto gracidare della banalità e della volgarità che ci circonda. C’è tanto chiasso intorno a noi che abbiamo bisogno che si alzi un canto di poesia e di umanità. Glauco Mauri e Roberto Sturno danno voce alle immortali opere di Shakespeare, «l’usignolo» che con il suo canto ci parla della vita di tutti noi. Un caleidoscopio che attinge alle pagine più belle dei capolavori del Bardo, dall’amore esternato nei “Sonetti”, sentimento universale al di là dei generi, a “Enrico V”, da “Come vi piace”a “Macbeth”,da “Riccardo II” a “Timone d’Atene”, da “Giulio Cesare” a “Re Lear” fino alla magia di Prospero de “La tempesta”.
COMPAGNIA MAURI-STURNO
GLAUCO MAURI/ROBERTO STURNO “IL CANTO DELL’USIGNOLO” musiche originali di Giovanni Zappalorto regia di Glauco Mauri foto di Filippo Manzini Posto unico numerato Euro 15 |