Si conclude l’edizione 2023 del CarnevaLöa, la grande manifestazione carnevalesca organizzata dall’associazione Vecchia Loano con il contributo dell’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano.
Domenica 26 febbraio si terrà la seconda sfilata dei carri allegorici sul lungomare. Nel corso della sfilata si svolgerà il il Palio dei Comuni, a cui prenderanno parte i carri dei Comuni rivieraschi e dell’entroterra che hanno aderito alla manifestazione e il vincitore del Palio dei Borghi di Loano (fuori concorso). I carri realizzati dai maestri cartapestai dei comuni vicini sono: Bardineto nel Cuore (Bardineto), L’Era Glaciale (Varazze), In questo mondo di ladri (Borghetto Santo Spirito). Per Loano, invece, ci saranno: Mercoledì (di via Dante e Roba da Matti Group), Loa Wimbredon (Meceti), Il giramondo (Borgo di Dentro), Il carosello dei Bambini (Gazzi Superiori No Stop), L’Isola che non c’è (Matetti Burdeluzi dei Mazzocchi). Ci saranno anche Cars & Plans (della Pista Drift Kart di Albenga), La fattoria (Conad di Toirano), Le Case Parlanti (A Maina de Loa-Fondocasa). Ad aprire la sfilata saranno il carro della Torre dell’Orologio e di Palazzo Doria con le maschere loanesi (U Beciancin, Capitan Fracassa, Puè Pepin e la Principessa Doria del Castello) e la “Beccian Car”, la macchina a “rigadera” ossia a forma di annaffiatoio, cioè il simbolo di Beciancin (entrambi i carri sono a cura dell’associazione Vecchia Loano).
I carri, realizzati dagli artigiani del carnevale e ispirati ai cartoons, ai fatti di attualità e alla satira, partiranno alle 15 da piazza Mazzini, percorreranno corso Roma e raggiungeranno piazza Cadorna, dove faranno inversione per tornare al punto di partenza. Parteciperà la banda musicale della Città di Ventimiglia. Conduce Stefania Vivioli Presso la Casetta dei Lavoratori del Mare torneranno anche le “bugie”.
Loano, insieme a Parma, Torino, Vercelli, Castelnuovo Don Bosco (Asti), Busca (Cuneo), Verona, Aosta, Acerra (Napoli), Catanzaro, Polignano a Mare (Bari), Sciacca (Agrigento) è cofondatrice del “Centro Nazionale di Coordinamento delle maschere Italiane”. Le tre maschere Beciancin, Puè Pepin, Capitan Fracassa e la Principessa Doria del Castello sono inserite nel “Registro delle maschere italiane”, nel quale sono inserite tutte le maschere della commedia dell’arte italiana e i personaggi folkloristici delle varie realtà regionali. Obiettivo dell’iniziativa è valorizzare il carnevale non solo come occasione di divertimento ma anche come risorsa storica, tradizionale, culturale e turistica.
Il carnevale di Loano ha più di 100 anni di storia e nel corso del tempo diverse associazioni si sono avvicendate portando avanti questa tradizione: la “Unione sportiva loanese”, il “Cerchio Rosso”, la “Fetaia”, la “Stella Alpina”, il gruppo “Oriental Bluman Carovan”, l’associazione “Puè Pepin” , la “Azienda Autonoma di Turismo e Soggiorno” e dal 1992 tocca all’associazione “Vecchia Loano” con il sostegno dell’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano.
Nel corso degli ultimi anni il carnevale di Loano è arrivato ad essere riconosciuto dalla Regione come il “più grande carnevale della Liguria” come numero di carri, e da qualche anno annovera una maschera della commedia dell’arte italiana, Capitan Fracassa, che insieme a Puè Pepin, Re del Carnevale loanese fin dal 1950 e U Beciancin, personaggio goliardico dei primi del ‘900, maschera ufficiale, costituiscono un trio carnascialesco conosciuto ormai in tutta Italia.