L’origine di Bormida è Medievale. La datazione del borgo storico potrebbe attestarsi al XV secolo, come si desume da alcuni studi sulle strutture murarie delle case e della Chiesa Parrocchiale di San Giorgio. Appare per la prima volta in un atto notarile del 1549 nel quale il Marchese Alfonso II Del Carretto, Signore di Finale, concede privilegi alla popolazione locale. Seguì le sorti del Marchesato Finalese passando sotto il dominio spagnolo nel XVII secolo ed entrando successivamente a far parte della Repubblica di Genova nel 1713.
Proprio nel XVIII secolo divenne Comune autonomo distaccandosi dall’amministrazione del Comune di Osiglia.Nel 1796 venne parzialmente distrutto al passaggio delle truppe francesi di Napoleone Bonaparte durante la prima campagna d’Italia; una trincea, di cui rimangono evidenti tracce, fu realizzata sulle pendici del Ronco di Maglio poco prima della celebre Battaglia di Montenotte. Nel 1797, con la nuova dominazione napoleonica, entrò a far parte della Repubblica Ligure, annessa al Primo Impero Francese. Nel 1815, in seguito al Congresso di Vienna, fu inglobato nel Regno di Sardegna e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861. Oggi è Comune della Provincia di Savona. La Parrocchia di Bormida appartiene alla Diocesi di Mondovì.